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lunedì 14 aprile 2014

Il Duca di Sabbioneta torna a Genova dopo 435 anni

Giovedì 24 aprile, alle ore 16 il libro verrà presentato per la prima volta a Genova. Il duca di Sabbioneta rivede così finalmente, dopo 435 anni, la città dei Fieschi (Suoi antenati), e dei Doria (Suoi amici), che più volte l'aveva accolto in vita.



La città di Genova ai tempi del doge Andrea Doria
La città di Genova, quale apparve al sedicenne signore di Sabbioneta.



 Il duca di Sabbioneta di nuovo a Genova (a oltre quattro secoli dalla morte). A partire dalle ore 16 l'Autore intratterrà il pubblico nell'ottocentesca Sala Lignea Gianfranco Franchini, realizzata con legni pregiati nella biblioteca Berio, all'interno del seicentesco Seminario dei Chierici. Indirizzo esatto: via (appunto) del Seminario, 16 (come l'orario stesso, ma anche come l'età del Protagonista quando approdò a Genova la prima volta). Si trova infatti nel cuore di Genova, tra il palazzo Ducale e il Ponte Monumentale, non lontano dalla stazione di Genova Brignole (chiunque potrà indicarvela).



Un'immagine della vecchia Genova, conosciuta da vespasiano Gonzaga
Uno dei caratteristici  "carrugi" di Genova.


 La scelta della capitale marinara è anche simbolica. Proprio nella città  dell'ormai anziano Andrea Doria, il Protagonista approdò nell'autunno inoltrato del 1548, ancora adolescente, al ritorno dal tirocinio alla corte di Spagna, e proprio qui festeggiò il diciassettesimo compleanno (nell'immagine a colori, in alto, un affresco mostra la città quale apparve ai Suoi occhi). Vi sarebbe tornato vent'anni dopo, nel settembre del 1568, per partire, di nuovo, alla volta delle Spagne, dove lo attendeva il periodo più importante della Sua carriera (vi avrebbe ricoperto l'incarico di viceré, fatto quantomeno insolito per un italiano al tempo della dominazione spagnola in Italia), e ancora altri dieci anni dopo, al Suo definitivo rientro in patria. Ma Genova fu per Lui molto di più che un porto di mare: era la città del Suo grande referente, l'ammiraglio Andrea Doria; era inoltre la città dei Fieschi (la biblioteca si trova appunto in una parallela di via Fieschi), la famiglia da cui era uscita sua nonna, ...
  L'incontro, gratuito e aperto a tutti, è possibile grazie al mecenatismo della prestigiosa associazione culturale Luoghi d'Arte (un migliaio di soci), attivissima in tutta la Liguria, ma soprattutto a Genova. Come evidenzia il calendario del sodalizio: http://www.luoghiarte.it/eventi-e-incontri/
 Splendida anche la sede della biblioteca, fondata nel Settecento (un secolo impregnato dalla moda dell'erudizione) dall'abate Carlo Giuseppe Vespasiano Berio, che per un gioco del destino, oltre ad aver dato, come naturale, il nome alla propria creatura, portava anche quello di un altro grande bibliofilo, parliamo appunto del Protagonista del libro.


Vespasiano Gonzaga dopo 435 anni torna a Genova
La Sala Lignea della Biblioteca Berio

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